mercoledì 27 luglio 2011

Contro i seminatori d'odio e di violenza.

In memoria dei giovani norvegesi, vittime della follia nazista di Anders Behring Breivik, riporto il brano di un poema, scritto da Selma Meerbaum Eisinger, giovanissima poetessa tedesca, morta di tifo all’età di 18 anni , uccisa anch'essa nel 1942 dall’odio nazista, nel campo di lavoro Michailowska dove era stata deportata, insieme ai suoi genitori e agli altri ebrei della sua città.
Selma non ha una tomba. Ciò che rimane di lei è un libro di poesie, che ognuno dovrebbe leggere prima di cominciare a odiare.



........
Vorrei vivere.
Guarda come è colorata la vita.
E quanti bei balli!
E tante labbra attendono, ridono, ardono
e mostrano la loro gioia.
Vedi la via, come sale:
così larga e chiara, come se aspettasse me.
E lontano, da qualche parte, singhiozza e suona
il desiderio, che attraversa me e te.
Il vento sussurra nella selva,
mi dice che la vita canta.
L’aria è silenziosa, delicata e fredda
il pioppo lontano accenna, accenna.

Vorrei vivere.
Vorrei ridere e sollevare pesi
e combattere e amare e odiare
e vorrei toccare il cielo con un dito
e vorrei essere libera e respirare e gridare.
Non voglio morire. No!

No.
La vita è rossa,
la vita è mia.
Mia e tua.
Mia.

Perché urlano i cannoni?
Perché muore la vita
per corone scintillanti?

Ecco la luna.
È là.
Vicina.
Molto vicina.
Devo attendere.
Che cosa?
Uno dopo l’altro
si muore.
Non ci si alza più.
Mai più.
Voglio vivere.
Fratello, anche tu.
Esalano un soffio
la mia bocca e la tua.

La vita è colorata.
Tu vorresti uccidermi.
Perché?
Piange la selva
da mille flauti.
La luna è luminoso argento nel blu.
I pioppi son grigi.
E il vento mi colpisce.
La strada è chiara.
Poi…
Poi essi vengono
e mi strozzano.

……......

Brano tratto dal libro “Non ho avuto il tempo di finire” – Poesie sopravvissute alla Shoah di Selma Meerbaum- Eisinger – Mimesis Il quadrifoglio tedesco.

mercoledì 13 luglio 2011

Clara Ascione




Clara Ascione è nata a Torre Del Greco (Napoli) dove esercita la professione di medico specialista in neuropsichiatria infantile e fisiatria. Per saperne di più su di lei si può visitare il blog:



Schegge dallo specchio" è il suo primo libro di poesie. A Torre del Greco ci sono i migliori artisti che lavorano il corallo. Quelli che ancora lo fanno sanno quanta fatica, quante generazioni, quanta esperienza, quanto amore ci vuole per scolpire bene un corallo. Anche Clara lo sa, e forse per questo ci ha messo tempo a scolpire questo suo piccolo corallo, ma ora la sua opera ha rosse iridescenze e brilla di una bellezza semplice ed essenziale. Continuerà, glielo auguriamo, per regalarci nuovi gioielli.






MENZOGNA

Amami

e resterò

raccolta sulle tue ginocchia,

le palpebre appena schiuse,

la nuca esposta

all’odore umido del tuo fiato,

adagiata sicura

sul timbro pulsante

del tuo petto.


Saprò poi

rinnegarti,

a suo tempo.



PASSEGGIATA
..........

Poi rientra

il crepuscolo invernale

in un’aula con i banchi di legno

dove, per un tempo

incalcolabile

gli occhi riflettono

con noncuranza

la scienza costruita

nella fatica di un’altra storia.


Ora non posso più morire

finché ci saranno sempre

altre stelle

ed un’altra estate

che non è quella trascorsa.


Non posso amarti per sempre

in un altro paese di mare

ho trovato una sera d’estate

che m’ha liberato il respiro

sfiorandomi appena la pelle.


Non posso crederti,

ora che torna sempre il tempo di stare sola

nell’indifferenza vuota

impastata di fumo e chiuso di  camera.

....................... 



IL POETA




Stordito

da un rumore

che non traduce il canto,

lui strizza

un cencio logoro

di cuore disseccato

e ne distilla ambrosia

di parole.



IL SOGNATORE

Cammina in perfetta solitudine

senza che i piedi tocchino terra

e vola

precipitando ad ogni passo.

In un fremito d’ali

disegna l’intero cerchio

dell’orizzonte.


Luce dell’alba boreale.